Fuochi in campania

Mi attira il gioco del fuoco .
C'è strana gente di notte ...
io mi avvicino
le mani sui fianchi .
Nell'ombra
lo spazio qui intorno
di luci sfavilla !.
Profondo respiro
respiro
sapore di marcio
di fogna
qualcuno ha rubato
il profumo
del legno che brucia .
Sarà la camorra .

Non crescono fiori nei campi
né sento cicale
nell’erba sbocciano aghi
siringhe tra stracci
cartoni , bidoni ,
randagi in cerca di pace
spinelli bruciati
carcasse
di gatti svuotate .
Non dura che niente il silenzio
Affoga la notte
dentro lo sputo che sputa
il saggio selvaggio
ventenne da mille millenni
la barba mai fatta
si tocca
si grata
tossisce
la voce malata :
Pecchè nunfà fummo pe' niente
'sta seggia 'mpagliata ?

Non danno calore ne' braci
le buste di plastica
friggono senza dolore ,
acre sudore la pelle
di chi non conosce lavoro.

Il gatto gettato nel fuoco
brucia per gioco
scappa lontano .
Si urla di scherno
si rie
si lancia la sfida
a chi cammina sul fuoco ,
tra sordi si grida !
Si leva le scarpe il buffone .
Balla e saltella
demonio
un inferno banale
purchè si diverta la bestia
non è carnevale !?

Balla alla luna la bella
figura di pulcinella
cantando piange
e si crepa
nelle budella .
Nel fumo nero
una nuvola
copre una stella .


Area Riservata
Copyright ©2007 - Stefano Miele
Software Copyright ©2007 - Alessandro Miele - All rights reserved